Recensioni

Recensioni della settimana #23

 

Mi piacerebbe far sì che questa delle recensioni – o di quello che penso delle mie letture sarebbe più appropriato – diventasse una rubrica settimanale, ma per il momento, nonostante io mi stia sforzando di programmare per bene tutto il lavoro, mi riesce difficile attenermi alla scaletta che mi sarei voluta imporre. Vista la corposità del romanzo in fase di riscrittura, ho scelto di dare a quello la priorità perché sarebbe arrivato anche il momento di considerarlo finito. Francamente? Non ne posso più!

Però sono andata avanti con le letture. Anzi, quando scrivo, leggo di più. Ogni pausa è una buona scusa per aprire il kindle e leggere anche solo qualche pagina per volta. Certo, sarebbe meglio se ne approfittassi per riposare un po’ la vista – alquanto messa alla prova in questo periodo -, ma leggere mi permette di svagarmi senza deconcentrarmi. Un po’ come se la bolla in cui mi rinchiudo quando scrivo fosse come una casa di cui la lettura è un’altra stanza.

Ecco comunque quali sono state le mie letture dal 5 maggio a oggi.

 

Il cuore della tempesta – Il bacio del serpente – La luna dell’oracolo di Thea Harrison

 

Questa serie inizia con Il legame del drago (ne ho parlato qui) e devo dire che il primo volume mi era piaciuto.

Ne Il cuore della tempesta – secondo della serie – il livello si abbassa in maniera considerevole. Ripetitività esagerata delle stesse descrizioni, una trama finalizzata in maniera esagerata solo agli amplessi sessuali, una caratterizzazione dei personaggi – che pure nel primo volume parevano intriganti e lasciavano ben sperare – piatta, basata solo sul ripetere all’infinito quanto siano gonfi i bicipiti di lui, quanto siano setosi i capelli di lei e… No, basta! La frizzante Niniane e il tempestoso Tiago meritavano qualcosa di più e poi il finale stiracchiato e affrettato… no, proprio no.

Ho affrontato Il bacio del serpente con un misto di odio e amore. Qui i due protagonisti  principali sono Rune – la sentinella di Dragos che ci accompagna dal primo romanzo – e Carling, la potente regina vampira che poi regina non lo è più, ma è comunque una dei membri più antichi, oscuri e potenti delle Antiche Razze.  Amore e odio dicevo, proprio così. Rune lasciava presagire una storia bella, aspettavo il suo momento e Carling… Be’, Carling l’ho amata fin da subito nella sua complessità. Volevo leggere questa storia e amarli ancora di più. Ma temevo che sarei rimasta delusa.

Ahimè, così è stato. Il peggior libro della serie. Due personaggi ridotti a poco più che macchiette, descrizioni sempre uguali (e i bicipiti e gli occhi dorati e la figura snella e i capelli setosi… Basta, abbiamo capito!), noiose, ripetitive e la sensazione ancor più marcata rispetto al precedente che sia stato scritto un libro perché si doveva, perché è una serie, ma senza qualcosa da dire realmente. E questa diventa ben più di una sensazione quando l’autrice cala il solito Deus ex machina alla fine e risolve tutto alla spicciolata.

Stoica – e un po’ inviperita – sono andata avanti, visto che li avevo già acquistati e sono passata a La luna dell’oracolo. Qui ho respirato un po’. Finalmente una protagonista (Grace) “normale” nel senso più bello del termine e Khalil (il “lui”, già intravisto nei precedenti) molto affascinante e con una sua profondità. Mi è piaciuta questa storia, mi ha riconciliato un po’ con tutta la serie.

 

Leggere o non leggere ancora?

 

Ho deciso però di non proseguire, questa serie non è finita, ma non leggerò altro. L’autrice scrive bene, tecnicamente bene, e forse è un mio errore sperare di trovare in serie simili quello che ho trovato ne La confraternita del Pugnale Nero di J. R. Ward o nella serie Fever di Karen Marie Moning (presto saranno in rilettura e ne parlerò, ma sono un altro pianeta rispetto agli altri), punto di riferimento a mio parere per chiunque legga questo genere o simili.

La scrittura corretta e fluida è una condizione necessaria, ma non sufficiente. Se c’è bisogno di pagine e pagine di descrizioni di muscoli e occhi e capelli, vuol dire che c’è poco altro e la sensazione della trama costruita a tavolino senza una reale partecipazione emotiva di chi scrive è troppo evidente per non notarla.

Sconsigliati a chi cerca qualcosa di più della solita storia “quanto sei figo, quanto sono figa, vediamo quante volte mi fai godere”.

 

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban – Harry Potter e il Calice di Fuoco – Harry Potter e l’Ordine della Fenice – Harry Potter e il Principe Mezzosangue – Harry Potter e i Doni della Morte di J. K. Rowling

 

Harry Potter

 

Che dire della serie di Harry Potter che non sia già stato detto? Nulla. Questi sono dei capolavori e si spiega così il fatto che fiocchino imitazioni o pseudo tali. Una scrittura impeccabile; trame articolate, complesse, strutturate fin nel dettaglio più piccolo; una capacità incredibile di dettare il ritmo, di scandire i tempi, di dare a ogni evento la collocazione perfetta; personaggi che ruotano a 360°, con punti di forza, con debolezze, che maturano attraverso l’esperienza.

Ho letto su una biografia dell’autrice che ha impiegato cinque anni a strutturare personaggi e trama: ecco, non potrebbe essere altrimenti. Come in ogni opera di pregio che si rispetti, il lavoro duro non si vede, ma si intuisce e ciò che è fatto in poco non può avere le stesse caratteristiche di ciò è elaborato e costruito nel tempo.

Una delle cose che più mi ha stupito: ogni libro evolve con i personaggi, diventa più complesso, più oscuro e quella credo sia una delle magie più belle che la Rowling sia riuscita a fare.

Conclusa la lettura, sono passata ai film. Qui non c’entra niente, lo so, ma… Scusate, io li ho trovati terribili. Qui tra i libri e la resa cinematografica c’è un divario davvero troppo marcato. Per questo vi do un consiglio: se avete visto i film e vi sono piaciuti, dovete assolutamente leggere i libri; se li avete visti e non vi sono piaciuti, allora i libri sono lì che vi aspettano e non lasciatevi ingannare da quello che sapete o pensate di sapere.

Consigliati a tutti coloro che amano i buoni libri.

 

Attualmente in lettura…

 

La Torre nera – L’ultimo cavaliere di Stephen King

La torre nera

Getsèmani di Giorgio Saviane

Giorgio Saviane

 

 

 

 

 

 

 

 

A presto e buone letture a tutti!

Con il cuore, sempre Elisabetta Barbara De Sanctis cuore

Elisabetta Barbara De Sanctis firma