primavera

Questa sera, alle 22.58 per la precisione, ci sarà l’Equinozio e potremo dire: benvenuta primavera! Le giornate si sono allungate, il clima oscilla tra freddo invernale e caldo estivo, perché marzo è un po’ pazzo, si sa.

La primavera e io

Non so voi, ma a me pare ogni volta di uscire da un letargo: i colori della primavera sono un invito a lunghe passeggiate all’aperto o in riva al mare e torna sempre di moda il “vestirsi a cipolla”. Io amo farlo dando spazio ai colori, mettendo da parte per un po’ i tacchi e le calze – belle bellissime, le adoro in tutte le varianti, ma vuoi mettere senza? – a favore di jeans e outfit casual-chic. Non so se si dica proprio così, ma che importa? È quella favolosa via di mezzo per cui sei a posto in qualunque situazione, un po’ casual e un po’ chic, appunto.

E se la mia mente non smette mai di progettare e lasciarsi sedurre da nuove idee, la primavera è una esplosione: di cose che vorrei fare, posti che vorrei vedere, incipit a cui dare un seguito e una forma, spunti creativi per il lavoro: insomma, bellissimo, ma anche faticosissimo. Perché per me la primavera è anche, da sempre, dolce dormire. E vorrei, vorrei tanto dormire. Riposare. Ma non si può. No, con tutte le idee che arrivano, sai che ingorghi se appendo il cartello “chiuso” per due giorni?

Primavera: tempo per me

E allora va bene così: si fa quel che è urgente, un po’ qui e un po’ là, si cerca di non strafare, si fa quel che si può – la primavera è un po’ matta? Allora possiamo esserlo anche noi! – e il resto lo si appunta su post-it, ovviamente colorati, con la certezza che l’attimo è ciò che conta e che per ogni cosa c’è un tempo. Il tempo giusto. Il tempo perfetto. E arriverà il tempo per ogni cosa. L’importante è che, in tutto quello che si fa, ci sia sempre posto per ciò che ci fa sorridere. Per ciò che ci fa stare bene.

Con il cuore, sempre.