Di porte e di parole
Di quando in quando, lascio quella porta accostata e non chiusa, per stare, ma non troppo, non abbastanza e, comunque, stare, semplicemente stare, senza chiedermi dove né perché.
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Di quando in quando, lascio quella porta accostata e non chiusa, per stare, ma non troppo, non abbastanza e, comunque, stare, semplicemente stare, senza chiedermi dove né perché.
Dal romanzo LETTERE A UN AMORE RUBATO –> scheda ed estratto gratuito disponibile cliccando qui
Il Maggio dei libri Come è possibile leggere sul sito Il Maggio dei libri (lo trovate qui), torna anche quest’anno l’appuntamento con la campagna nazionale di valorizzazione della lettura come elemento di crescita personale e collettiva. Dal 23 aprile al…
Per la festa del papà, qualche anno fa ho dedicato queste righe al mio e oggi che è il 19 marzo, Festa di San Giuseppe e festa del papà, voglio riproporle. Un piccolo pensiero con cui ho scelto di aprire…
Io sono il vento recensione da Les Fleurs du mal Per motivi di tempo, dovendo gestire la pubblicazione di due libri in contemporanea, questa volta non ho chiesto a nessun blog segnalazioni e/o recensioni. Questo ahimè in termini di…
Molti possono essere gli specchi, ma uno solo è il riflesso perché una è l’anima. Io sono il vento è la mia terza raccolta di pensieri. Riflessioni, emozioni come sempre buttate giù nell’arco di anni, scelte un po’ a…
Freedom Le persone libere non le chiudi in una gabbia, non cerchi di addomesticarle. Puoi provarci, ne morirebbero e comunque non ci riusciresti mai. Le persone libere hanno una luce che ti attira, ti coinvolge, ti spacca e ti…
Spigoli Devo camminare, ma ho i piedi stanchi, stretti in spazi costruiti a spigoli geometricamente impossibili, ma reali e duri e vivi.